Catasto

Il catasto geografico della Provincia di Brescia consente di sovrapporre informazioni catastali ad altre informazioni di natura territoriale.

E' così possibile effettuare ricerche relative alle proprietà catastali, per conoscere l’esistenza di vincoli amministrativi e reali.

Il nuovo strumento è di supporto agli enti locali che, attraverso un’unica operazione, possono avere conoscenza del reale stato dei luoghi e della normativa vigente.

Ciò permette di effettuare analisi estensive del territorio orientate alla pianificazione e alla gestione dello stesso.

Il nuovo portale si affianca ai servizi disponibili tramite il portale Sister dell’Agenzia delle Entrate, che continua a mantenere la propria efficacia certificativa.

Le informazioni catastali vengono integrate con quelle territoriali per fornire un servizio on-line che facilita il processo di semplificazione per l’utente in termini di qualità dei dati e di facilità e velocità di reperimento degli stessi.

Tali risultati sono il frutto di una convenzione, prima in Italia, stipulata nel 2008 dalla Provincia di Brescia con l’Agenzia del Territorio, che prevede lo sviluppo di tecnologie volte a favorire il dialogo telematico fra i suddetti enti.

 

Chiarimenti sulla tipologia di Carta Catastale

In provincia di Brescia coesistono diverse tipologie di carte catastali.

Carte a perimetro aperto (impianto ex austriaco ottocentesco)

La cartografia è ottenuta dalla digitalizzazione e mosaicatura delle mappe del catasto ex austriaco di impianto ottocentesco, rilevate mediante tavoletta pretoriana per intersezioni grafiche e successivamente aggiornate nei contenuti assumendo riferimenti relativi, cioè non inquadrati nel sistema nazionale.

I contenuti non risultano sovrapponibili alla cartografia tecnica (CTR e DBT), a causa del diverso inquadramento assunto per le varie mappe, con differenze dell'ordine di decine ed anche centinaia di metri tra le coordinate di un medesimo particolare (es. spigolo di fabbricato) rappresentato sulla carta catastale e sulla catografia tecnica o anche riconoscibile sulle ortofoto.

La definizione di “perimetro aperto” deriva dal fatto che il disegno delle particelle copriva l'intero foglio di mappa, pertanto le particelle ai margini del foglio potevano risultare incomplete (non chiuse su un unico foglio, ma in parte sul/sui foglio/i adiacente/i). Tale modalità consentiva di ottenere una continuità nella rappresentazione del territorio accostando i fogli adiacenti e rendeva necessario che la numerazione fosse unica sull'intero territorio comunale.

Carte a perimetro chiuso

La cartografia è ottenuta dalla digitalizzazione e mosaicatura delle mappe catastali realizzate a partire dai  rilevamenti topografici del personale tecnico del Catasto negli anni tra il 1950 e 1960, con inquadramento nel sistema di riferimento nazionale in coordinate Gauss-Boaga. La sovrapposizione con le carte tecniche è buona, con differenze sulle coordinate di un medesimo particolare generalmente contenute nell'ordine del millimetro alla scala della carta d'impianto (1:2.000, quindi entro pochi metri sul terreno).

La definizione “a perimetro chiuso” deriva dal fatto che sui fogli di mappa di impianto venivano riportate particelle intere, non tagliate, in modo tale che ogni particella fosse attribuita univocamente ad un singolo foglio, con numerazione delle particelle per fogli. Il disegno non copriva l'intera superficie del foglio e pertanto non si aveva una continuità nella rappresentazione del territorio accostando i fogli adiacenti.

Carte ridisegnate sul DBT

La cartografia è stata prodotta negli ultimi anni (nel 2013 è stato messo in conservazione il primo Comune) direttamente in forma numerica assumendo come base cartografica il DBT comunale, sul quale sono state riportate le dividenti catastali (più gli elementi di aggiornamento). Tale operazione, effettuata per comuni che avevano mappe a perimetro aperto, ha permesso di ottenere una carta catastale con la precisione topografica del DBT. Si ha perfetta sovrapposizione tra i medesimi particolari riportati sulla carta catastale e sul DBT.

Ad oggi dispongono di tale carta soltanto alcuni Comuni della Valle Sabbia grazie ad un'apposita Convenzione tra la Comunità Montana e l'Agenzia delle Entrate. Sono in corso i lavori su altri Comuni della Valle Sabbia e grazie ad un'altra Convenzione stipulata dal Consorzio BIM di Valle Camonica sono stati avviati anche i lavori per Comuni della Valle Camonica.

Carte del catasto Trentino

Per i Comuni bresciani di Magasa e Valvestino la gestione del catasto è in capo alla Provincia autonoma di Trento pertanto la cartografia catastale di tali comuni non è presente sul Geoportale della Provincia di Brescia dove vengono pubblicati i dati forniti dall'Agenzia delle Entrate sulla base di un'appostita convenzione.