A grande scala la tavola rappresenta i comuni della provincia, evidenziando con una campitura grigia quelli contenenti informazioni relative al catasto dei terreni e dei fabbricati.
In queste aree, sulla tavola sono rappresentate le particelle catastali, i fabbricati, le strade, le piazze, le ferrovie, i corsi d’acqua, i laghi, gli stagni, i canali, e tutto ciò che è legato pubblico demanio dello stato; sono rappresentati anche i confini territoriali di comuni, province e regioni con i termini comunali e di proprietà e, spesso, le zone soggette a servitù o vincoli (quali servitù prediali, militari, vincoli forestali, di scolo e bonifica) oltre ai punti di riferimento trigonometrici, sulla base dei quali è stata costruita la mappa stessa.
Per saperne di più
La cartografia catastale è nata in seguito alla legge n. 3682 del 1° marzo 1886 per il riordinamento dell’imposta fondiaria (Legge Messedaglia) e viene usualmente realizzata per giurisdizioni amministrative comunali, suddividendo i territori interessati in sezioni censuarie.
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