Quando lavoriamo con i dati geografici è necessario rappresentare la superficie terrestre sulla carta o una superficie piana, quindi occorre “mappare” la superficie curva sul piano. L’operazione di
proiezione consente di trasformare le coordinate riferite a una superficie curva a
coordinate planari, dette anche
coordinate proiettate.
Tale proiezione comporta necessariamente distorsioni nella forma o nelle proporzioni degli oggetti rappresentati.Quindi qualsiasi tipo di proiezione rende un’immagine convenzionale, ridotta e simbolica della superficie terrestre o di una sua parte. Le soluzioni proposte nel corso dei secoli hanno mirato alla conservazione di almeno un parametro minimizzando le distorsioni degli altri.
Le proiezioni vengono classificate in base alle proprietà conservate:
- conformi: gli angoli sono preservati,
- equidistanti: si conservano le distanze lungo alcune linee,
- equivalenti: si conservano le aree.
Quando definiamo una proiezione occorre sempre settare questi parametri:
- origine del sistema di coordinate: espressa in latitudine e longitudine;
- false origini: quantità che sommate alla X e Y consentono di avere coordinate positive;
- fattore di riduzione che viene applicato ai valori delle coordinate al fine di consentire di ridurre la deformazione lineare indotta della proiezione.